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Raffinare  
l'
ANTENNA
 

Non potevo smettere di riflettere su questi punti durante il mio processo creativo.

20.01.2024

VIVI, SENTITI, ASCOLTATI E CONVERTITI
La generazione dei millennial, ha sperimentato nel proprio vissuto dei fortissimi cambiamenti e delle nuove intensissime consapevolezze. A differenza della corrente Generazione Z, i millennial hanno dovuto sviluppare un adattamento a un disequilibrio delle certezze, quali la famiglia, il lavoro e la fiducia nelle istituzioni. Certezze che hanno rappresentato colonne e punti salvi per le generazioni a loro precedenti.
[ Non fraintendetemi, qui non si parla di certezze giuste o certezze sbagliate. Ma e’ risaputo che ad ogni cambiamento può seguire una crisi d’adattamento. ]

Il velocissimo sviluppo delle tecnologie ha portato nuovi interrogativi e nuovi approcci alla vita personale e sociale dell’individuo. Improvvisamente le connessioni sono più che raddoppiate, portando nuove possibilità, ma anche qualche squilibrio. Di certo prendere coscienza delle proprie vulnerabilità non e’ stato, non e’ e non sarà un percorso semplice per tutti, ma credo si rivelerà utile informarsi quantomeno sul come funziona il cibo mediatico che mangiamo e come la nostra mente reagisce a riguardo.
Siamo nel tempo dell’Ultra Stimolazione.
L’informazione e’ molto veloce, e la collezione dei dati porta l’IA a crescere in maniera repentina.
Per alcuni questo processo e’ stato quasi spaventoso.

Lo scontento all’interno del mondo dell’Arte si e’ fatto sentire nel momento in cui l’IA ha QUASI sostituito l’arte visiva, grafica, musicale e estetica, e da quando l’algoritmo, all’interno di un social media, propina contenuti senza alcuna tutela legale per l’autore.

Ma forse le cose possono cambiare.
 L'Educazione (non solo su piani di business, ma che insegni gli utenti ad avere una migliore consapevolezza degli effetti psicologici che l'utilizzo del social media comporta) può aiutarci ad approcciarci alle piattaforme con maggiore consapevolezza. Questa educazione deve essere gratuita. E deve essere per tutti. Proviamo ad immaginare 'IA come una bambina, esattamente come nel film The Creator (2023), confermando in aggiunta che non e' l'IA il problema principale, bensì il nostro approccio alla stessa. La domanda fondamentale da porsi diventerà "Con quanta e quale genere di consapevolezza stiamo impiegando all'interno del contenuto creativo?"

Ciò che al momento differenzia me da voi, voi dagli altri e noi dall’intelligenza artificiale e’ l’esperienza del vissuto, attraverso la quale noi attuiamo un processo di conversione, secondo la nostra personale esperienza.
Da qui nasce l’autenticità di racconto e di linguaggio.
Questa può prendere forma visiva, verbale e musicale.  Qui si parla di autenticità. Anche non estetica. E un’aspetto positivo del nostro tempo e’ che si stanno aprendo nuovi orizzonti e nuove consapevolezze inerenti alla solidarietà, alle diversità e dunque alle uguaglianze, ai canoni estetici e a nuove soluzioni etiche.

ARTISTA ED ESECUTORE
Lo scontento comunicato dai grafici e dai musicisti nel 2023, di fronte allo sviluppo dell’IA, ci ha portati a riflettere su tutte le nostre vulnerabilità come artisti.

L’ARTISTA e’ colui che sente e converte. E’ l’alchimista dell’armonia, attraverso il racconto. Sovente si immerge nell’esperienza, sente il mondo e porta a galla.
E’ una conseguenza inevitabile, quella per la quale la parola ARTE abbia perso il suo significato profondo, una volta affiancata al mercato.

Ma l’ARTE originariamente e’ un processo di risposta a un vuoto. Vi e’ una pura elaborazione umana che si basa su intimi dati del vissuto.

L’ESECUTORE e’ colui che elabora cio che gia’ e’ stato portato a galla.

 

Non esiste un’artista che non sia esecutore e non esiste esecutore che non sia artista. Ognuno di noi e’ entrambi in misure diverse.
La differenza in questo caso e’ la capacita’ di sentire il vissuto e tradurlo. Piu’ ti immergi e piu’ luce porti a galla.

LA DIFFERENZA TRA ARTE GENERATA DALL’ IA E L’ELABORAZIONE CREATIVA UMANA
Le piattaforme digitali sono il cibo dell’AI. Ne siamo coscienti, si? I dati che circolano al suo interno , sono anche finalizzati a raffinare la sensibilità dei robot futuri. (Avete visto il nuovo Bumblebee di Tesla?.. Io lo trovo adorabile.)

E’ dunque qui la differenza tra uomo e macchina: L’esperienza.
La vera essenza e’ nel vissuto, nello scambio e nella vita fuori dagli schermi.  Sono convinta che l’AI si svilupperà’ sempre più in fretta. E questa sarà una grandissima occasione per noi, per addentrarci nel nostro intimo senza il peso del trend e del mercato. Quello sara' molto probabilmente riproducibile.

Sicuramente le istituzioni dovranno aiutarci a ritrovare fiducia in un sistema legale ed educativo etico che si adatti ai nostri tempi e che ponga basi solide nel rapporto umano e tecnologico.
La tecnologia e’ creata dall’essere Umano, ci siamo arrivati attraverso un processo di millenni, da quel che ne sappiamo.
Il possibile progresso starebbe forse nella crescita di consapevolezza?
Da questo momento in poi sarà fondamentale domandarsi: Quali sono le conseguenze della mia creazione sull’intera comunità? Questa creazione tutela la salute mentale e fisica dell’user? Come possiamo affrontare le possibili problematiche?

Forse noi non siamo poi cosi diversi dall’IA. Forse anche le nostre menti sono artificiali.
(A confermarcelo e’ il nostro adattamento alla natura, per il quale tendiamo a compromettere il normale equilibrio della stessa, occupando il pianeta di materia)
Difatti, se prima ci saremo dovuti porre la domanda Co
me la creazione umana può collaborare con la natura? , oggi dobbiamo domandarci Come la creazione umana può collaborare, in quanta più armonia possibile, con la tecnologia?.
Queste sono domande fondamentali che sarebbero dovute essere poste ben prima di prendere certe direzioni.
Ma restiamo su questo punto, per ora.

UN CONSIGLIO (non richiesto) AGLI ARTISTI
Raffinate l’antenna. Osservatevi nei vostri percorsi, nelle emozioni, nei corpi, negli occhi degli altri e in ciò che vi circonda. Accettandovi. Impreziosite il vostro percorso sulla base di ciò che amate e ciò che fa parte della vostra vita. Indagate i sensi e raccontate il percorso che va da voi prima a ciò che siete. Indagate il mondo sperimentandolo con i vostri occhi. Senza paragonarvi mai a nessuno.
Tutelate le vostre opere, sapendo che ad oggi, confronto agli anni passati, abbiamo assimilato nuove consapevolezze e che le grandi aziende hanno molte più responsabilità verso il diritto d’autore. Rivendicate sempre la fonte matrice. Ricordate e nominate i nomi di coloro che hanno vissuto l’esperienza. Cosi che chi ci si vorrà riflettere saprà dove trovarvi in quella determinata, specifica risposta. Che e’ unica, non per tutti, perché non tutti potrebbero prenderla e comprenderla.
Ma qualcuno la’ fuori la cerca e in qualche modo, spera di trovare un’ opera che quel vuoto lo riempia. Prima ancora di essere mercato, l’Arte e’ cura, cultura e risposta.
Possa questo progresso tecnologico aiutarvi riscoprirvi nella vostra unicità, ancora più accuratamente. Fate sii che queste apparenti sfide siano in realtà un modo per estendere il muscolo con i giusti tempi.

Focalizzatevi sulla qualità dei contenuti e sulla loro autenticità.
L'IA può essere un'alleata che sostiene il nostro lavoro.
Siamo noi a doverne capire la linea di confine in modo da dare valore alla creatività umana. 
Il nostro progresso e' una scatola riempita con cibo che mangeremo più tardi. 
E non paragonatevi agli altri.
Ognuno ha il suo cammino.
Solitario o sociale, veloce o lento, dritto o curvo e pieno di spigoli.
Prendetevene cura, proteggetelo e difendetelo se necessario. 
Ma questa luce che avete muovetela in avanti. 
Il passato e' origine.
Il presente vita.
Il futuro opera.



 

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