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COME PUO' LA TECNOLOGIA MUOVERSI PARALLELAMENTE ALL'ESSERE UMANO?

riflessioni e proposte del 2023

Ultimamente il veloce sviluppo della tecnologia ha portato insofferenza nel mondo dell' arte e della creatività. La tematica e' stata affrontata da numerosi artisti del mainstream e dell'industria indipendente. 
Gli ultimi brani ai quali ho lavorato tra il 2019 e il 2020 trattano appunto di questo. 

17.03.2023

INTRODUZIONE:

Primavera 2020. Piena pandemia. Chiusi, nelle nostre case, in una sorta di comoda prigionia domestica, lo screen luminoso ha rappresentato per noi una finestra di connessione ed evasione .

E' stato un momento di riflessione per tanti. Personalmente, non ho mai avuto dipendenze nella vita.Il solo pensiero di dover dipendere da un oggetto che in un qualche modo monitora i miei stimoli, mi ha sempre indisposta. Al tempo stesso e' evidente che questo strumento sarà' parte integrante del nostro futuro, oltre ad essere un grande canale di connessione. 
Ho iniziato a studiare il nostro cervello nei social media. Il media. Le vulnerabilità degli utenti. Usando come primo riferimento la mia esperienza, e l'esperienza delle persone vicine.


LA PROPOSTA:
Una delle soluzioni quest' insofferenza (che non tocca solo la sera Artistica) potrebbe essere un UNA TUTELA LEGISLATIVA VIRTUALE che modella le piattaforme verso una maggiore considerazione dell' etica, dell' educazione, sicurezza, della vulnerabilità umana, della salute mentale, del copyright e della prorieta' intellettuale. 

1.ETICA:
Il social media oggi rappresenta una parte fondamentale del nostro quotidiano. Ha modellato il modo in cui noi viviamo le nostre vite, le connessioni, l'espressione. Ad ogni modo e' bene ricordarsi che noi siamo esseri umani, con istinti e caratteristiche animali, non siamo dei robots. Come tali, dobbiamo considerare un piano che divida il Social Media dal Business Media.
Moltissimi sono gli artisti che scelgono di prendere una pausa dal social media. Non si tratta solamente della costante responsabilità di presenza all'interno delle piattaforme, riflettuta nell'affermazione "Se non ci sei non esisti", ma di rispondere con consapevolezza al proprio tempo e alle proprie vulnerabilità. Il Social-Business Media converte il vissuto e l'emozione umana in denaro. 

Ovviamente non possiamo attribuirgli solo un peso negativo.
Tra i suoi pro questo porta: Connessione virtuale, Visibilita', Ispirazione, Senso di comunita', informazione e aggiornamenti, oltre a rappresentare un aiuto per il business stesso. Fino a dove, pero', giunge il vero beneficio? Come possiamo migliorarlo? 

Come mai nonostante questi benefici riscontriamo, tra gli aspetti sfavorevoli della piattaforma: Dipendenza, depressione un incontrollabile allontanamento dalla realtà? 

Il modo del quale il social media e' strutturato potrebbe di certo essere arricchito e revisionato in modo tale da preservare la salute mentale dell'utente, allontanandosi da un modello insiratosi alle teorie di Pavlov e il suo esperimento sui cani.
Posta su questo piano la questione può' suonare scomoda, immagino. Dopotutto ha rappresentato una grande teoria della scienza comportamentale.
Se davvero il progresso ha uno sviluppo crescente, teorie come quest dovrebbero poter esser utilizzate in tutela della risorse umane, cosi' da indirizzare le piattaforme verso un'esperienza consapevole e da un utilizzo meno dipendente. 
 

La qualita' e l'autenticita' del contenuto Sul web e' solo una delle tante questioni per le quali vale la pena riflettere. Ecco perché un piano di educazione per giovani e adulti potrebbe essere preso in considerazione.
 

2.EDUCAZIONE:
 

Un piano educativo non solo promuoverebbe la consapevolezza, ma creerebbe nuove figure e nuovi ruoli lavorativi e nuove opportunita'. Gli insegnanti potrebbero  affrontare l'argomento e insegnare un approccio sano alla tecnologia e il social media, in modo tale da esser noi in completo controllo e non viceversa. Ruoli come gli Psicologi potrebbero trovare nuovi servizi e bilanciare il costo del normale supporto psicologico anche per chi normalmente non riuscirebbe ad accedere ai loro servizi. 

 

3.SICUREZZA:

Fortunatamente fino ad ora, abbiamo risposto velocemente a problematiche come come cyberbullismo, razzismo e atteggiamenti offensivi e distruttivi tra utenti. 
Ma cosa possiamo fare di piu' ? E come possiamo indirizzare l'utente ad un utilizzo sano delle piattaforme?

4.VULNERABILITA' UMANA E SALUTE MENTALE:

Social media come quell gestiti da META sono costruiti in modo tale che l'utente dedichi quanto piu' del proprio tempo possibile. 
Quango vi parlo di vulnerabilita' umane, mi riferisco alla necessita' di prendere parte all'insieme. Sentirsi parte di una comunita'. Il bisogno di essere riconosciuti ed essere accettati, visti e amati. Appartiene a tutti. Nessuno escluso. Questa ricerca, all'interno di una macchina veloce, provoca stress tra giovani e adulti apparendo quasi come un lavoro. Se Psicologia e Legge collaborassero, si potrebbero determinare nuovi standards sul come strutturare piattaforme piu' eticheIn modo da tutelare la salute mentale supportando al tempo stesso le attivita', le connessioni, i contenuti e il business. Di certo può suonare una soluzione complessa. Ma abbiamo la possibilità' di farlo.Come umani, custodiamo il dono di un intelligenza pratica ed emotiva, abituata da troppo tempo a sopravvivere. Possiamo pensare a uniche molteplici conclusioni. Ognuno di noi deve far luce su se stesso, sulla propria autenticità. E' questo uno dei segreti per una connessione sana. 

E' chiaro, alimentare l'algoritmo raffinera' l'accuratezza del virtuale e del tecnologico. Un robot potrebbe un giorno essere il mio coinquilino proprio come in FUTURAMA. Ma dobbiamo proteggere l'unica grande risorsa ancora esistente: LA REALTA' UMANA. Che per quanto difficile ancora ci riguarda e che non vede l'evasione inclusa nell'elenco delle possibili soluzioni. Puo' la consapevolezza ricondurci all'equilibrio?

5.COPYRIGHT AND PROPRIETA' INTELLETTUALE:

Tutte le piattaforme digitali dovrebbero lavorare in linea con il copyright, cosi' da filtrare i contenuti. Le grandi compagnie ancora non hanno lavorato su questo. 
Gli artisti convertono la propria energia che viene poi analizzata, spulciata e riprodotta da un intelligence artificiale.( Leggete Cosa Nick Cave ha scritto riguardo una l'IA che riproduce un brano in suo stile.) Il virtuale deve tutelare il processo creativo attraverso leggi ed educazione.

Dietro ogni pezzo d'arte c'e' una profonda elaborazione, la quale energia supera la mediocrità e il tempo del consumismo. Questo processo inizia dal vissuto fino alla maturazione dell'idea e della sue elaborazione. L'idea geniale e' intrisa di vissuto autentico. E' questo a generare magia e a fare la differenza. Da un'intelligenza all'altra.


Con chi dobbiamo parlare?  

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